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La biblioteca

Il cardinale la volle grande e solenne: tutto intorno sono disposte le scaffalature in noce massiccio con intarsi di radica sul cornicione e nei vani delle finestre, intarsi che si ripetono anche sul monumentale tavolo posto al centro della sala. Il primo nucleo risale al 1732-33: il secondo piano fu aggiunto dopo la morte del cardinale, intorno al 1760, per aumentare la capacità di collocazione dei libri.

Il settore teologico è sicuramente il più ricco, pure molto importante è il settore scientifico, che in Collegio è stato sempre all’avanguardia, dalle ricerche di Spallanzani, Bernoulli, Volta, agli Atti delle maggiori Accademie scientifiche del tempo.

E’ presente una copia della Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie

e loro accidenti di Galileo Galilei

Nel 1613 l'Accademia dei Lincei pubblica Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari, un volume che raccoglie tre lettere di Galileo Galilei indirizzate al Duumviro di Augusta e socio linceo Marco Welser datate rispettivamente 4 maggio, 16 agosto e 1 dicembre 1612.
L'opera, pubblicata in lingua italiana a spese e sotto l'egida dell'Accademia, espone il pensiero di Galileo in merito alle macchie solari. 
Lo scienziato, nelle tre lettere, confuta la tesi sostenuta dal gesuita Christoph Scheiner secondo il quale le macchie altro non sono che ombre proiettate sulla superficie solare da corpi che si muovono tra Terra e Sole.

Le lettere annunciano la scoperta di macchie scure sulla superficie del Sole. Dall’osservazione delle macchie Galileo trasse la prova che il Sole ruota sul proprio asse. Nell’opera sono inserite moltissime incisioni, che raffigurano le posizioni delle macchie sulla superficie solare.

 

L'Accademia Nazionale dei Lincei ha sede a Roma ed è una delle più antiche accademie italiane.

Venne fondata nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio De Filiis e Johannes van Heeck, con lo scopo di costituire una sede di incontri rivolti allo sviluppo delle scienze. Il suo nome si richiama all'acutezza che deve avere la vista di coloro che si dedicano alle scienze, proprietà fisiologica che leggendariamente caratterizza la lince.

Puoi vedere e scaricare una coppia del libro in formato digitale andando su google play (libri)

 

 

 

Cronache di Norimberga

Con Gutenberg inizia una rivoluzione in campo editoriale: tra il 1456 e il 1500, assistiamo alla diffusione dei primi libri a stampa noti come incunaboli (libri in culla). In questo contesto il testo" Liber chronicarum" è considerata la più grande opera illustrata dell'età degli incunaboli e rappresenta il documento più importante dello sviluppo dell'Umanesimo in Europa.

Le Cronache di Norimberga sono un'opera compilatoria di Hartmann Schedel, scritta in lingua latina nel 1493. Si tratta di una storia illustrata del mondo, la quale segue la narrazione biblica; il libro contiene inoltre la storia di molte delle grandi città dell'Occidente.

Conosciuto anche come Liber Chronicarum e Die Schedelsche Weltchronik, è uno dei più importanti libri stampati nel XV secolo, molto celebre per l'integrazione del testo con numerose illustrazioni. Fu stampato a Norimberga nel 1493 e, dopo pochi mesi, fu seguito da una traduzione tedesca di Georg Alt (il suo nome più conosciuto deriva dalla città dove fu pubblicato). Alcune copie di lusso furono messe in vendita con le illustrazioni colorate a mano.

L’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert

L’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert venne acquistata a fascicoli man mano che veniva pubblicata nella celebre edizione di Livorno (1770).La storia dell'Encyclopédie è stata piuttosto travagliata. Ma si capisce anche che l'Encyclopédie è stata un'impresa enorme: per produrla, sono stati necessari ventiquattro anni e il lavoro di più di mille persone. E anche che è stato un grosso successo commerciale, oltre che un'operazione culturale.

 

L'importanza dell'Encyclopédie sta proprio nel fatto che è stata portata a termine, nonostante i tentativi di censura e nonostante fosse esplicitamente proibito leggerla. Un bel successo per la libertà di pensiero, non c'è che dire.

 

La prima edizione è stata pubblicata tra il 1751 e il 1772. Ma cosa è stato pubblicato?  

17 volumi furono pubblicati tra il 1751 e il 1765 (vv. I-XVII);

11 volumi di tavole furono completati nel 1772 (vv. XVIII-XXVIII).

Fin qui si ferma Diderot. Ma nel 1775, Charles-Joseph Panckoucke inizia a ripubblicare tutta l'opera e ci aggiunge sette volumi (pubblicati tra il 1776 e il 1780):

4 volumi di materiale supplementare (vv. XXIX-XXXII);

1 volume di tavole (vv. XXXIII);

2 volumi di indici (vv. XXXIV-XXXV) (Table di Mouchon).

Euclide in campagna.

"... Ossia Geometria ridotta all'atto pratico, con la quale s'insegna a misurare qualunque Terreno, tanto in Piano, quanto in Colline, e Monti ..."

 

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